da: Repubblica
Do you speak Cameronese?” è la domanda, semiseria of course, posta dal quotidiano Guardian di Londra ai suoi lettori. Non c’entra il Camerun. C’entra David Cameron, il nuovo primo ministro britannico. Il quale ha un accento inconfondibilmente “posh”, che rivela la sua appartenenza alle classi sociali privilegiate e la sua frequentazione delle migliori scuole e università del regno. In più, talvolta Cameron parla in modo un po’ particolare. In “Cameronese”, appunto. Quando un giornalista gli ha chiesto perchè, nei dibattiti televisivi in campagna elettorale, non ha parlato della sua idea di “Big Society” (Grande Società, ossia un modo di responsabilizzare e coinvolgere la gente), ha risposto: “Well, all the questions were rather subjecty subjects”. Che si può tradurre all’incirca così: “Bè, il fatto è che tutte le domande (del pubblico) erano su argomenti molto specifici”. Ma lasciamo stare il senso della frase: è quel “subjecty subjects” che ha attirato l’attenzione dei linguisti. In pratica, Cameron ha inventato un aggettivo, “subjecty”, derivato dal sostantivo “subjects” – argomenti. David Crystal, un docente di lingua inglese interpellato dal Guardian, sostiene che c’è un precedente illustre: anche Shakespeare inventava aggettivi.
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